Warframe: la recensione (PS4)

Warframe è certamente uno di quei titoli che al lancio di PS4, grazie anche al concetto di free to play ben applicato, cioè senza bisogno di Plus, non possono mancare nelle nostre “librerie” digitali.  Una volta scaricato, ci ritroveremo dopo una fase di caricamento dai tempi non troppo eccessivi, a vastire i panni dei Tenno, guerrieri dalle movenze simili ai ninja, rimasti dormienti per secoli, e risvegliatisi per porre fine a un conflitto tra,  Grineer, un impero costituto da cloni militarizzati, il Corpus, e gli infestati, un qualcosa di molto somigliante a degli zombie spaziali.

Cosa porteremo con noi. Il gameplay che..ti aspettavi?

Si capisce molto bene, che la prima arma nell’arsenale di un ninja seppur in versione fantascientifica e con una bella corazza – il Warframe per l’appunto- , è ovviamente una spada ben affilata, che permette al Tenno di fare a fettine (R1) tutto quello che si trova davanti; certo se il nemico non si trova proprio in prossimità del protagonista, potremo rifilargli un bel colpo d’arma da fuoco (R2): tra l’altro in questo caso, con l’ausilio del tasto triangolo potremo intercambiare le nostre due armi, solitamente un fucile (come l’MK1-BRATON 2) e/o una bella pistolona. Ma non solo, perchè i Tenno possono utilizzare anche poteri, che daranno un pò di brio alla ripetitività delle 3 azioni sopra citate: classi come il Volt o il Mag, energia o magnetismo per infliggere danni ai nemici in misura molto più importante. Gli sviluppatori ci lasciano però queste cose, che risultano forse le più intriganti solo come elementi da sbloccare (attraverso il sistema economico del Digital Extremes, in Warframe infatti la maggior parte delle tute e delle armi vanno pagate con platino sonante, ovvero soldi reali) visto che inizialmente si potranno scegliere solo tra tre diversi Warframe, col risultato finale che la struttura principale del gameplay rimarrà praticamente immutata, senza sbalzi intriganti. Sempre in stile ninja risaltano all’occhio le discrete meccaniche che girano intorno all’agilità, meno invece la precisione nei colpi, dove il Tenno finisce spesso e volentieri per scapparci di mano, soprattutto quando c’è una spada di mezzo in un combattimento corpo a corpo.

E dall’altra parte? Un sistema da rivedere

Il fatto di essere un gameplay poco intrigante deriva anche dalla risposta nemica perché oltre la ripetitività della continua uccisione di questi, a sorprendere è la loro IA abbastanza elementare, nonostante cerchino di mettere paura con i loro vocioni. Inoltre le ambientazioni tendono molto spesso a ripetersi con il risultato di credere di aver già fatto o superato il precedente livello. Il sistema da rivedere, forse da cima a fondo si trova nella gestione del matchMaking e della connessione, in cui non vedremo né il ping dei nostri partner, con conseguenti lag agghiaccianti, nè dei livelli divisi per abilità, con il risultato che i neofiti possono trovarsi insieme a dei veri e propri mostri sacri che in un nano secondo ripuliscono i livelli, senza lasciargli niente.

Sostanzialmente a fare i lavori pesanti ci pensa PS4 che tenta in ogni secondo di non far precipitare le cose garantendo quella minima fluidità che ci si aspetterebbe; ma non solo perché anche il touchpad del Dualshock 4 dà quella varietà in più che certamente non guasta.

Nonostante tutto

Il gioco, in cooperativa è discreto se non necessario nelle missioni avanzate, dato che dopo le prime fasi non troppo complicate ci troveremo ad affrontare sezioni con nemici quasi insuperabili se privi di una squadra alle spalle. Ma non solo perchè, la collaborazione, tra hacking, rianimazioni e raccolta di oggetti risulterà abbastanza importante. Qualcuno mi ha chiesto, ma nonostante tutto c’è il doppiaggio in Italiano? Almeno quello sì!

VOTO GLOBALE 6.0